Questo articolo nasce come approfondimento all’articolo su Worldfilia che ti consiglio di leggere.
Ciò che sto per spiegarti non vuole essere una guida esaustiva in quanto sul web l’unico limite è la tua immaginazione. Ciò che segue è solo il frutto della mia esperienza.
Dividerò le varie strategie in base alle fonti di traffico, perché lo trovo il modo più semplice di categorizzare il tutto.
Facebook Ads
Nonostante le regole di Facebook siano diventate sempre più rigide, questa continua ad essere la fonte di traffico più usata dagli affiliate marketer di tutto il mondo.
Difatti esistono decine di corsi per affiliati neofiti che spiegano quasi esclusivamente la combo Worldfilia + Facebook.
Si potrebbe scrivere un libro solo sulle strategie da adottare per Facebook, in questo articolo però mi limito a dirti che l’unica strada da seguire è testare.
Trattandosi di un social network devi tenere a mente che andrai ad intercettare la domanda latente degli utenti in quanto non staranno cercando attivamente il tuo prodotto.
Questo vuol dire che attraverso una selezione accurata degli interessi e dopo moltissimi test potrai raggiungere un pubblico che è potenzialmente interessato a ciò che stai vendendo.
Il social network di Zuckerberg ad oggi si è evoluto tantissimo e ti mette a disposizione molti strumenti per perfezionare le tue ads. Cerca di testarli tutti per capire quali possono funzionare meglio in base al tuo target.
Sebbene i network come Worldfilia e Affiliation Park ti permettono di sponsorizzare direttamente l’url delle loro landing page, io ti consiglio di crearti la tua su un tuo dominio personale.
Come te, tanti altri affiliati hanno già promosso lo stesso url e questo potrebbe non essere ben visto da Facebook, se altri prima di te hanno usato tecniche al limite delle policy. Rischieresti inutilmente un ban.
Una buona strategia potrebbe essere quella di fare un test veloce con la landing del network per vedere qual è il responso degli utenti e se c’è interesse.
Se vedi che c’è interesse allora è fondamentale alzare il tiro e preparare una landing ad hoc ottimizzata per massimizzare le conversioni.
In alcuni casi potresti renderti conto che funziona meglio mandare traffico iniziale su una prelanding con un advertorial e solo in seguito fare remarketing solo sugli utenti che hanno letto la pagina per almeno 30 secondi.
Le strategie da usare possono essere infinite, devi solo sbizzarrirti.
Google Ads / Bing Ads
A differenza di Facebook, quando vai a creare un annuncio su Google stai intercettando una domanda consapevole.
Questo vuol dire che gli utenti stanno cercando attivamente un dato prodotto in un dato momento. Tu non farai altro che mostrar loro il tuo annuncio al momento giusto.
Le strategie maggiormente usate sono le seguenti:
- Brand bidding. Questa è la via più veloce per cominciare a fare qualche vendita. Si tratta di fare un’offerta per keyword brand, quindi se il prodotto che voglio provare a vendere si chiama “Pinco Pallo” io bidderò direttamente per questa parola chiave. Se molti affiliati sponsorizzano un dato prodotto su Facebook o su altre piattaforme, cominceranno ad esserci molti utenti che lo cercheranno su Google. Questo succede perché magari non erano pronti ad acquistare nel momento in cui hanno visto la prima sponsorizzata. È quindi fondamentale essere presenti anche sui motori di ricerca nel momento in cui l’utente si decide a comprare, perché non rivedendo la sponsorizzata originale la prima cosa che farà sarà ricercarla su Google o Bing.
- Keyword transazionali. In questo caso l’utente che stai intercettando potrebbe non aver mai sentito parlare del tuo prodotto. È il caso di una ricerca come “integratore alimentare per dimagrire”. Questa può essere una buona keyword su cui fare un’offerta se per esempio vuoi vendere Piperina & Curcuma. Anche qui vanno fatti tutti i test del caso, landing page diretta, prelanding ecc…
Lo so che nella tua mente starai pensando “ma perché mi sta parlando di Bing Ads se Bing non lo usa nessuno”??
Beh la verità è che molto spesso il target di persone adatte per questo tipo di prodotti, è una categoria di persone poco avvezze all’uso di internet.
Molto spesso i computer Windows hanno impostato di default Bing come pagina web di partenza. Questo vuol dire che questi utenti faranno le loro ricerche direttamente da lì e potrebbe essere interessante intercettare anche quel traffico.
Blog con keyword brand
Questa è una strategia molto simile al brand bidding negli annunci sponsorizzati sui motori di ricerca.
L’unica differenza è che qui molti affiliati creano dei blog con l’obiettivo di posizionare organicamente gli articoli per il nome dei singoli prodotti che stanno sponsorizzando.
In questo caso sono necessarie diverse competenze, prima fra tutte la seo, e il risultato non è per nulla assicurato in quanto c’è una concorrenza altissima.
Di seguito alcuni consigli per creare un blog con risultati interessanti:
- Usa WordPress, perché è il cms più semplice da utilizzare ed il più supportato al mondo. Ci sono migliaia di temi, migliaia di plugin e migliaia di guide che ti permetteranno di mettere in piedi il tuo blog in men che non si dica e senza dover scrivere una riga di codice.
- Prendi spunto dai tuoi competitor per la stesura degli articoli. La regola numero uno che vige online è copiare e migliorare. Ormai è rimasto poco da inventare 🙂
- Se non sei bravo a scrivere puoi usare servizi come Melascrivi. Questa è una piattaforma di ghost writers, che mette in contatto chi ha bisogno di articoli e chi li sa scrivere. Un articolo costa mediamente fra i 7 ed i 15 euro e può essere un ottimo modo per permetterti di concentrare il tuo tempo in altre attività più importanti.
- Oltre agli articoli brand può tornare utile scrivere un approfondimento su un ingrediente particolare del prodotto che stai promuovendo. In questo modo potrai inserire un link interno verso il tuo money article aumentando le chance che si posizioni.
- Infine è fondamentale studiare la SEO, per migliorare sempre di più il posizionamento del tuo blog.
Blog di nicchia
Se già hai un blog in una nicchia particolare, puoi monetizzare il tuo traffico inserendo le offerte di Worldfilia in due modi:
- Scrivere degli articoli appositi in cui proponi dei prodotti specifici. Volendo puoi anche sfruttare la stessa strategia di un blog brand come spiegato sopra.
- Inserire il widget di Worldfilia in tutte le pagine del tuo sito. Questi si mimetizzeranno nel tuo blog come se fossero degli articoli correlati aumentando le chance che i tuoi utenti vi clicchino.
Reach organica con Facebook e/o Instagram
Sono in molti che sono riusciti a creare dei progetti social interessanti con molto seguito. Quando si hanno decine di migliaia di follower è naturale voler monetizzare in qualche modo.
Su Worldfilia hai a disposizione più di 280 prodotti pronti per essere sponsorizzati. Trova quello più adatto alla tua nicchia e promuovilo.
Ti consiglio di ordinare tu stesso il prodotto per conoscere bene ciò che vendi ed essere pronto a rispondere a tutti i dubbi dei tuoi fan.
Email marketing
“The money is in the list”, quante volte lo hai sentito dire?
Analogamente al punto precedente, se hai una lista di email puoi cercare di monetizzarla.
Il consiglio che mi sento di darti è di non inviare delle mere mail di vendita, perché non otterrai quasi nulla.
È fondamentale studiare un funnel per incuriosire i tuoi iscritti e convincerli ad acquistare, quindi non aspettarti i soldoni alla prima newsletter che invierai.
Usando le api del network puoi salvare i dati dei tuoi clienti e usarli per fare remarketing e provare a vendere loro altri prodotti all’interno di un funnel strutturato come si deve.
Notifiche push
Questa è una tecnica ancora poco usata in Italia ma che ha delle potenzialità molto interessanti.
Che cosa sono le notifiche push e come funzionano?
Hai presente quando il tuo cellulare vibra perché ti è arrivato un messaggio su WhatsApp? Ecco quella è una notifica push.
La cosa interessante è che non devi creare un’app per inviare delle notifiche ai tuoi utenti. Un sito web è più che sufficiente.
Ti sarà sicuramente capitato che Facebook ti chieda di attivarle per poterti bombardare di messaggi sulla ultima catena condivisa da Zia Pina dove sei stato puntualmente taggato.
Per integrare le push notifications sul tuo sito puoi usare una piattaforma come OneSignal.
Una volta che avrai correttamente impostato il tutto potrai inviare notifiche push ai tuoi iscritti.
Per quanto ne so le notifiche non arrivano su Safari (desktop) e nemmeno su dispositivi iOS. Siccome la maggior parte degli utenti online utilizzano computer Windows e telefonini Android, questo non dovrebbe rappresentare un grosso problema.
Native advertising
Il native advertising è una forma di annunci pubblicitari che si “camuffano” all’interno di un sito web o di un blog. Si integrano perfettamente con il resto del contenuto come fossero degli articoli correlati.
Questo fa aumentare molto il CTR ovvero il tasso di apertura dei link.
Esistono molte piattaforme che agiscono da intermediari fra chi ha il traffico, quindi per esempio un blog molto visitato e chi vuole comprare traffico per pubblicizzare un servizio o un prodotto.
I siti più famosi dove puoi comprare questo tipo di traffico sono Taboola e Outbrain, che fra l’altro si sono fuse in un’unica società pochi mesi fa.
La tecnica più usata per questa fonte di traffico è solitamente la seguente:
- Annuncio con testo sensazionalistico che suscita curiosità es: “I dottori lo dettero per spacciato, poi lui usò questo rimedio antico…” con annessa immagine particolare
- Advertorial dove si parla di quel rimedio antico
- Pagina di vendita
Corso completo per iniziare alla grande
Se hai letto tutto l’articolo ti sei sicuramente reso conto che per riuscire ad avere successo nell’affiliate marketing sono necessarie moltissime competenze.
Per iniziare alla grande hai bisogno di un corso strutturato che ti guidi dalla A alla Z e che ti permetta di sfruttare al massimo tutte le potenzialità delle affiliazioni.
Sto parlando di ROI Martin, il corso pratico completo sulle affiliazioni di Filippo Martin.
Acquistandolo imparerai a:
- Creare un blog da zero
- Realizzare una landing page che converta
- Posizionare il tuo sito nei motori di ricerca per keyword competitive
- Creare campagne di successo su Google Ads e Facebook Ads
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Acquistando il corso avrai inoltre accesso ad una chat di supporto dove potrai confrontarti con altri affiliati e condividere strategie di successo per aumentare il tuo profitto giorno dopo giorno.
Se vuoi diventare un esperto di affiliazioni e cominciare a guadagnare seriamente questo è il corso che fa per te.
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Ehi se ti va, ho scritto anche altri articoli, eccone alcuni che potrebbero interessarti:
Ho trovato interessante la pagina, più mi addentro nell’affiliate mktg e più scopro cose da imparare!
Ma quello che NESSUNO dice, è mediamente qual’è il budget minimo per partire. Costi dei corsi a parte, che non li voglio nemmeno considerare, intendo solo il costo per generare traffico.
Non mi rispondere dipende, ho chiesto una MEDIA: 100 euro, 500, 1000? giusto per capire.
Grazie
Ciao Patrizia, nessuno te lo dice perché ognuno parte con quello che può permettersi. È chiaro che se ti puoi permettere ti partire con 10 mila euro per testare sei sicuramente più avvantaggiata di altri.