Quando un’azienda all’avanguardia, sia dal punto di vista progettuale che tecnologico, si trova ad avere un sito web vecchio di 10 anni, la discrepanza tra l’offline e l’online può causare notevoli danni all’immagine professionale della ditta stessa.
Questo è il caso di tubilaser.com, ma chiunque abbia a cuore le sorti del proprio business dovrebbe porre attenzione a esempi come quello che vi sto riportando. Il rischio che si corre al giorno d’oggi, avendo un sito non in linea con i tempi – o addirittura non possedendone uno – è quello di rinunciare ad un’enorme fetta di introiti derivati dalla diffusione e visibilità che il messaggio relativo alle competenze aziendali può ottenere a livello globale grazie al mezzo di comunicazione che la rete costituisce.
Eppure non è tutto qui: si può arrivare addirittura a far credere ad un possibile cliente che l’azienda abbia chiuso i battenti: ricordiamocelo sempre, un sito web è, a tutti gli effetti, una casa all’interno della quale ospitiamo i nostri clienti: una struttura in rovina, scalcinata, poco accogliente, labirintica e piena di ragnatele o, addirittura, assente, non è certo un buon biglietto da visita per la nostra attività! Chi mai ci vorrebbe entrare o passare del tempo?
Ecco perché sono stato contattato da tubilaser.com allo scopo di allineare il comparto offline con quello digitale. Il cliente si è dimostrato tanto esigente quanto collaborativo: il risultato è stata la realizzazione di un sito web su piattaforma WordPress, attraverso la customizzazione del tema premium Wp Route, su grafica di Filippo Bonaldo.
Filippo è un digital designer che per molti anni ha operato in Inghilterra e che ora è rientrato in Italia per lavorare nell’azienda di famiglia. Anche in questo caso la collaborazione con un professionista del settore si è rivelata fondamentale, oltre a rendere il lavoro molto sereno, soddisfacente e fruttuoso.
Una piccola-grande curiosità: visitate la sezione T-Cal e vi sarà possibile accedere ad uno strumento (sviluppato da me) attraverso cui calcolare il peso di un tubo al m/q discriminando sulla base di alcuni parametri come materiale, sezione, tipologia, spessore etc…
La realizzazione di questo utilissimo tool, vanto e trademark del mio cliente e molto utile anche per chi consulta il sito, è stata complessa e, al contempo, assai stimolante sul piano operativo: non tutti i materiali – infatti – prevedono, sulla base delle stesse scelte, le medesime risposte (il ferro, ad esempio contempla profili ad H o IPE che altri materiali non possiedono).
Ma scopriamo adesso, in sintesi, quali criticità abbiamo affrontato e in che modo le abbiamo risolte: